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Marmo Trani

Adatto alla realizzazione di opere monumentali

La pietra di Trani è una roccia carbonatica estratta in Puglia in area murgiana, da cave situate nei pressi della città che le dà il nome.
Chimicamente è composta da carbonato di calcio (CaCO3) dolomitizzata; è costituita da un insieme di peloidi micritici leggermente torbidi, cementati da micrite e microsparite più limpida è rappresentata da una facies di piattaforma e scogliera di età cretacica. I cristalli sono euedrali romboedrici e sono dispersi nella compagine rocciosa.
Questa pietra non è stata usata solo per costruzioni ed opere d'arte locali come la Cattedrale di Trani: ad esempio, è stata impiegata per il monumento, di Cesare Bazzani, innalzato per celebrare la Vittoria della prima guerra mondiale nell'omonimo piazzale della città di Forlì, o per la Casa del Fascio (Como).
Di un bianco avorio inconfondibile, impreziosita e caratterizzata da venature gialle e rosse: ecco il biglietto da visita della pietra di Trani, una roccia calcarea di origine detritica e biochimica, compatta e resistente, che per secoli ha fatto da motore trainante dell'economia tranese, della quale ancora oggi rappresenta una voce in attivo.
Il territorio comunale costituisce il maggior giacimento di pietra di Trani di tutta la Puglia, perciò non stupisce che, un po' ovunque nel tranese, si sia sviluppata una serie di attività artigianali legate appunto alla pietra di Trani: dinastie di scalpellini, tagliapietre, marmisti e lapidari che, con il loro paziente quanto faticoso lavoro, non di rado classificabile come vera e propria produzione artistica, hanno contribuito a far conoscere e a rendere famosa nel mondo la pietra di Trani.

Poliedrica e resistente

La pietra di Trani, infatti, si adatta molto bene a svariati impieghi: da secoli utilizzata per ogni genere si costruzioni, è perfetta per rivestimenti interni ma anche, se il clima è complice, per quelli esterni.

Successo oltre confine

E per meglio comprendere quanto la poliedricità della pietra di Trani sia stata sfruttata a fini architettonici e artistici, basta ricordare l'ampio uso che ne è stato fatto per la realizzazione di opere monumentali come le cattedrali di Trani, di Barletta, di Bari e di Bitonto, o i palazzi e le chiese di Castel del Monte.
 
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